EDITORIALI DAL 2010
Associazionismo, fitness civico E´ di questi giorni la notizia che forse il Palio delle contrade di Trento potrebbe non farcela a sopravvivere per tagli di contributi e sponsorizzazioni. Se è vero che la crisi comincia a picchiare duro non illudiamoci che riusciremo a fare in futuro tutte le stesse cose di prima. Tuttavia il caso in questione merita considerazione, anche perchè investe un tema centrale nella politica culturale: quello dell´associazionismo.
Il Trentino è tra le province quella che conta più associazioni culturali. Ciò rappresenta una ricchezza per il territorio. L´associazionismo diffuso è un fenomeno che si afferma in società con alti livelli di reddito e istruzione. E´ frutto della maggior disponibilità di tempo libero, ma anche della spinta intellettuale e morale a utilizzarlo bene... quel tempo libero. Associarsi esprime vitalità sociale: gli individui condividono un desiderio di autonomia, l’entusiasmo di intraprendere attività che migliorino il territorio e il suo tessuto umano. L´associazionismo è infatti poco sviluppato in quelle regioni segnate da fatalismo politico e scarsa partecipazione civica.
Insomma le associazioni costituiscono una grande risorsa. Grazie a loro molte persone stringono legami nel nome del "fare": fare qualcosa di utile, di bello, di gratificante per sè e per gli altri. Associarsi per recuperare tradizioni (o reinventarle), per richiamare la storia identitaria di una città o di una valle, per condividere passioni artistiche - musicali o sportive, per maturare l´esperienza di far rivivere antichi mestieri o ricercarne di nuovi... tutto questo è salute, fitness civico. I cittadini generano un benefico flusso di idee - tecniche - conoscenze, cioè cultura. Una cultura che contribuisce a mantenere più fresche le coscenze e pulite le città, perchè impegna in modo virtuoso le energie di tante persone diverse e anche di molti giovani. L’attività collaborativa abbatte muri generazionali ed etnici, crea coesione e spirito di solidarietà, eleva la qualità della vita, aggiunge olio nel motore della società facendolo funzionare meglio, anche economicamente.
Ecco perchè è importante che la futura politica culturale si impegni, nonostante la crisi, a non trascurare un frutto così prezioso per il Trentino: un frutto non piovuto dall´alto ma seminato e coltivato sulla nostra terra. Da consumarsi a chilometro zero. francesco pisanu - 20/09/13
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