EDITORIALI DAL 2010
Renzi spinge il PD a guardarsi allo specchio Quello della polemica interna al Pd sulla chiusura dei tesseramenti è in fondo un film già visto: il Pd tende a esercitarsi nella sua speciale vocazione di parlare solo a se stesso. A volte pare bearsi dei consensi che già possiede, fedele alla massima prudenziale del chi si accontenta gode. E invece dovrebbe pensare a non accontentarsi ma a estenderli quei consensi, perchè questo è il compito di un partito con l´ambizione di guidare un paese.
Renzi catalizza un interesse politico che va al di fuori del Pd, rappresenta una figura carismatica al cui richiamo non sono insensibili quei cittadini che faticano a riconoscersi in uno schieramento. Il fatto che fino a oggi non siano stati del Pd non li rende automaticamente degli appestati da cui prendere la distanze: sono persone normali, piccoli imprenditori, professionisti, esercenti, artigiani, intellettuali... schifati dalla politica bizantina dei notabili, delusi da un centrodestra poco presentabile, preoccupati per la deriva eonomica e culturale dell´Italia. Sono cittadini alla ricerca di figure nuove, che parlano linguaggi nuovi, che esprimono contenuti nuovi...
E noi del Pd che facciamo? Li respingiamo? Temiamo forse di perdere la nostra purezza? Mi sa che tanti si ostinano a non capire che se il Pd non esprimerà un vero leader, ampiamente condiviso tra i vari strati sociali, non eserciterà mai un ruolo di governo responsabile e assertivo: saremo sempre costretti a giocare da gregari o a guidare coalizioni invischiate in compromessi con realtà politiche che poco o nulla hanno da spartire col nostro grande patrimonio di valori, strumenti e obiettivi (come succede oggi, a Roma e non solo). Altro che purezza.
Qui non si tratta di dire... viva o abbasso Renzi. Renzi rappresenta semplicemente il fenomeno che ha spinto il Pd a guardarsi allo specchio, facendo notare a molti iscritti e simpatizzanti che i suoi vestiti sono stretti e pesanti. Cambiare vestito al Pd significa introdurre una concezione più aperta e fiduciosa del fare politica, interloquendo senza paura con quei componenti della società civile che mostrano sincero impegno a migliorare le cose. Ci sono abitudini mentali, diffidenze, pregiudizi da superare... ma è una battaglia importante che va affrontata. Una battaglia culturale per il Pd, cruciale per il paese. francesco pisanu - 14/11/13
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