EDITORIALI DAL 2010
Elezioni politiche in Trentino. Ecco cosa cambia. Ma che faranno a Roma? Le elezioni politiche qui in Trentino, si sa, non sono mai state importanti quanto le provinciali, in cui sostanzialmente si decide la spartizione del vero potere sul territorio: gestione di imprese con pletora di poltrone pubbliche e semi-pubbliche, rubinetto per regolare un enorme flusso di contributi e appalti. Roma è sempre rimasta sullo sfondo nelle prospettive dei nostri politici più ambiziosi e accorti. I trentini hanno sempre realisticamente visto Roma con gli stessi occhi con cui gli altri italiani vedono Bruxelles: la capitale di un organismo sovrannazionale che ogni tanto ha la pretesa di ficcare il naso nelle faccende di uno stato sovrano. Eh già, il Trentino, stato sovrano.
Eppure stavolta qualcosa forse è cambiato: certi segnali sinistri che provengono dal resto dell´Italia hanno cominciato a disturbare i nostri sogni d´oro. Se la nave-Italia si inclina paurosamente su un fianco, noi possiamo pure ritenerci fortunati di stare dall´altra parte ma non possiamo illuderci che il problema non ci riguardi: è solo questione di tempo. Prima o poi si va tutti a mollo. E allora ecco cosa andranno a fare a Roma i nostri "eletti": andranno a contrattare sulle scialuppe di salvataggio. Diranno più o meno così: "sentite ragazzi, noi le scialuppe ce le abbiamo e ci servono tutte quante". Al che a Roma risponderanno: "eh no, le scialuppe non sono solo vostre, sono di tutti gli italiani; quindi stringetevi e fate posto". "Ma ci sono i trattati, la Costituzione..." urleranno i nostri, finchè le loro voci non saranno soffocate dal fragore delle onde.
Se davvero dovesse andare così (speriamo di no, ma...) le elezioni provinciali, per cui i nostri cavalli di razza si stanno allenando come per le Olimpiadi, avrebbero molto meno peso che in passato. Ci sarebbe certo sempre qualcosa da spartire, ma più dolori che gioie. Il dilemma principale consisterebbe nel trovare le risorse per mantenere il dinosauro che abbiamo allegramente allevato in questi anni di euforia: un pulviscolo di enti locali, un apparato burocratico ipertrofico, opere pubbliche faraoniche, imprese di-fatto-provinciali monopoliste e costose, inopportune esibizioni di sfarzo... e via di questo passo su un territorio popoloso quanto un quartiere di Milano. Ecco perchè oggi le elezioni politiche sono importanti: l´Italia, paradossalmente proprio nel momento in cui si indebolisce, diventa vieppiù determinante sugli affari del Trentino. Compito degli eletti sarà cercare di preservare per quanto possibile i nostri sacri privilegi. Good luck! Però, nell´attesa dei brillanti risultati, sarebbe precauzionalmente consigliabile, da subito, cambiare rotta nella politica locale. Avere cioè il coraggio di reimpostare un percorso economico-finanziario che, se prima poteva avere qualche giustificazione, ora appare sempre più staccato dalla realtà italiana e europea. francesco pisanu - 02/03/13
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